“Area Marina Protetta del Sinis”

Siamo a Cabras in provincia di “Oristano”

Oggi vi porto in una delle zone incontaminate delle coste del Sinis e più precisamente “nell’Area Marina Protetta del Sinis situata nel comune di Cabras in provincia di Oristano. Io e la mia compagna, ci svegliamo di buon ora e decidiamo di farci una bella passeggiata a Trekking in quelle zone. Prendiamo il nostro 4×4, la borsa frigo, un paio di panini e via!

Arrivati a destinazione

Parcheggiata la macchina, a San Giovanni di Sinis e ci prepariamo: zaino in spalla con una borraccia di acqua e siamo in partenza. La nostra prima tappa e Tharros. Durante la passeggiata si sentono profumi del mare, il rosmarino, e come retroscena di tutto questo, sempre il mare, che primeggia su tutto. Dopo un paio di km, arriviamo alla Torre di San Giovanni. Girandosi intorno si vede, il mare , i resti della fantastica città di Tharros, una bellissima vista della penisola del Sinis.

La Penisola del Sinis

Ammiriamo la vista da quella posizione. Questa torre spagnola fa parte di un complesso di altre torri comunicanti che venivano utilizzate come vedette e sino a pochi anni fa anche da Faro per la Navigazione. Dopo alcuni scatti  proseguiamo a percorrere il nostro itinerario, costeggiamo la scogliera sino a che la strada arriva a livello del mare. Durante il tragitto si possono vedere un sacco di piante e arbusti tipici della macchia mediterranea. Questa vegetazione è presente in tutta l’Area Marina Protetta del Sinis. Piante di Cisto, piante di ginepro nano, palme nane e finocchio marino selvatico primeggiano lungo tutta la strada che ci porta al faro della Punta di San Marco, l’estremo più lontano della penisola.

Percorriamo la spiaggia

Il mare sulla nostra sinistra ed una meravigliosa distesa di macchia mediterranea nella nostra destra. Nel men che si dica arriviamo in un punto meraviglio per fare delle fotografie un pò particolari. Entro dentro questa vedetta e metto il telefonino in posizione, in modo tale da vedere e da inquadrare il panorama come se fosse uno schermo televisivo. Proseguiamo e subito qualche altro km, sempre con questo tipico odore di rosmarino arriviamo in un altro luogo per fare delle meravigiose foto. Oltre che i panorami ci sono le rovine di una necropoli e di tombe etrusche.

Panorama della costa del Sinis
Necropoli , tombe scavate nella pietra
Panorama della penisola del Sinis

E’ il momento di tornare alla macchina e decidiamo di prendere la strada di ritorno. Cuscini enormi di rosmarino selvatico, fiori di ogni tipo e tanto altro ci coprono la visuale sino all’auto. Dopo esserci rinfrescati e aver mangiato un panino, decidiamo di percorrere la strada sterrata che fiancheggia tutta l’Area Marina Protetta del Sinis, sino a Potzu idu, un percorso in off road fantastico che percorre tutta la costa. Fine della strada bianca, fine del divertimento ed è ora di tornare in sede. Una giorna, come tante altre fantastica, quando si passa all’aria aperta.

I segreti dell’Area Marina del Sinis

Relitto di un rimorchiatore

I resti metallici che si trovano in spiaggia fanno parte di un rimorchiatore a vapore di nome “Terralba” della flotta “Rimorchiatori Sardi spa”. Questo era a Olbia. Varata nel 1956 con un primo nome “Quarto-Nord” n° 187.150 e bandiera GBR , intestata ad una compagnia navale di nome Alexandra Towing Company , era motorizzata da un motore a vapore Charles D. Holmes da 1000 CV. Una stazza da 219 tinnellate, larga 9 mt e lunga 32 mt, fu venduta e arrivò in Italia presso la ditta Sarda, per poi ribattezzarla, appunto “Terralba” nel 1972. Dopo la manutenzione, che avveniva a Cagliari, al ritorno e nel tragitto Cagliari Porto Torres, naufragò nel 1983 del 3 febbraio di fronta alle coste tra la Torre e Mai mone. Con l’andare del tempo si spezzo in due di cui una parte s’intravede a poche decine di metri dalla spiaggia, mentre la parte che si vede in foto è proprio a portata di foto e di mano. (Fonte E-book “Storia di un marinaio” di Gerolamo Esposito). Si possoono trovare dei riscontri nei link di “TERRALBA”.

Immagini relative a “Terralba” , il rimorchiatore che si è incagliato

I pozzi sacro.

Ci sono dei Pozzi situati vicinissimo alla spiaggia di Maimoni, all’interno dell’Area Marina Protetta del Sinis. Uno di Questi è interamente scavato nella roccia e se non non hai la posizione giusta, non è per niente facile da trovare. Lungo i sentieri e lasciando la spiaggia si trova un pozzo sacro scavato, per prendere l’acqua potabile, del periodo nuragico. Quest’ultimo invece e stato costruito scavando nella sabbia e poi sono state posizionate con arte le pietre formando un cono molto stabile che ha portato il pozzo sino ai nostri giorni. Tutta la zona sono presenti dei pozzi , considerati sacri, per il motivo che sappiamo tutti: la sardegna ha dei mesi lunghissimi di siccità e poi non ci sono fiumi nelle vicinanze , ecco il motivo del culto dell’acqua esistito in Sardegna millenni d’anni fa.

Strada Sterrata che costeggia tutte le coste del Sinis
Pozzo Sacro in mezzo alle campagne del Sinis
Sentiero per raggiungere il pozzo sacro a Maimone
Pozzo Sacro nelle vicinanze del mare
Pietra lavorata trovata nelle vicinanze del pozzo sacro

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COLLABORAZIONI

10 thoughts on ““Area Marina Protetta del Sinis”

  1. Ogni volta che leggo i tuoi post, rimango puntualmente incantata dai luoghi che racconti! Sinceramente sono contenta che ci siano ancora luoghi poco reclamizzati come IsArutas: questo permette di preservare bellissime località come questa dal turismo di massa.

    1. Grazie Katia sono molto contento che ti piacciano i miei articoli.Speriamo bene che rimanga così. Ma sopratutto spero che il turismo diventi una delle fonti principali di reddito della Sardegna, ma fatto in maniera inteligente. Allora sì che sarei veramente felice. Stò lottando e lavorando per far tutto questo. Speriamo che bene.

    1. Grazie Annalisa , molto gentile. Amo tutta la Sardegna e sopratutto la mia zona che è poco conosciuta. Ha il suo fascino perchè ancora si possono vedere zone incontaminate.

  2. Non sono ancora mai stata in Sardegna (#shame), deve essere una regione molto bella. Se avrò occasione di venire da quelle parti mi piacerebbe molto fare un’escursione in questa area marina. Adoro le tartarughe <3

  3. Quanta bellezza ! Questo è il genere di paesaggio con natura incontaminata che è davvero bella. Interessante leggere questo e sapere che ci sono ancora posti così..Ho trovato la spiaggia MaiMoi davvero molto molto bella !

    1. Tutti i fine settimana, da quando inizia l’estate , MaiMoi è la nostra spiaggia preferita. Poca gente e tanta bellezza. Grazie per aver dedicato dei momenti al mio blog

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